Turismo: puntare sui treni storici

Rilanciare il turismo anche attraverso i treni d’epoca. Parte da qui la risoluzione che abbiamo presentato all’Assemblea legislativa. Nel documento si ricorda che in Italia vi sono circa 25 associazioni di volontariato convenzionate con Imprese ferroviarie (di cui 3 in Emilia-Romagna) per collaborare nella gestione del materiale ferroviario storico e diminuire i relativi costi di esercizio e, in particolare, che nel 1992, “a seguito di un progetto turistico e culturale realizzato congiuntamente da SAFRE, ACT e Provincia di Reggio Emilia” è stato restaurato un treno storico con carrozze d’epoca e locomotiva a vapore, che ha compiuto decine di viaggi sulla rete provinciale fino alla fine del 2010. Il convoglio storico “è, a tutti gli effetti, un bene culturale (vedi D. Lgs. N.42 del 22/01/2004) di archeologia industriale- sottolineano gli esponenti Pd- che merita di essere valorizzato e reso fruibile dalla cittadinanza, come lo è stato nel periodo 1992-2010” ed è recuperabile “con oneri limitati, grazie ad un ricovero in locali chiusi che ne hanno garantito il buono stato di conservazione”.

Oggetto 1357 – Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad istituire un tavolo di confronto tra FER, Tper e APT al fine di valutare la fattibilità di un progetto di promozione turistica sul modello del trenino della Val di Non che attraversi tutta la zona dal Po alle terre Matildiche. (29 09 15) A firma dei Consiglieri: Prodi, Bagnari, Ravaioli, Montalti, Mori, Rossi Nadia, Soncini, Marchetti Francesca, Rontini, Caliandro, Iotti, Zappaterra, Calvano, Molinari, Tarasconi, Mumolo, Cardinali, Pruccoli

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